29 luglio 2014

Vacanze toscane

E' con la nascita della piccola Aurora la mia prima nipotina che è iniziato, questo favoloso weekend in Toscana, lo scorso giovedì.
Non appena varcatane la soglia mi sono subito resa conto di essere in rotta per un paradiso terreste: un mare di colline, definite dalle linee perfette dei vigneti e frutteti che disegnano il paesaggio toscano con così tanta precisione. (Penso di essere finalmente arrivata a comprendere e condividere l'ossessione collettiva per la Toscana!)

Foto (by me) dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra:
1. Montemerano, petali rosa e bianchi all'uscita di una cappella.
2. Piazzetta in Montemerano.
3. Relais Acquaviva: angolo relax, poltroncine Indobrittan della linea UNOPIU'.



Nei tre giorni che abbiamo trascorso all'Hotel Villa Acquaviva, ci siamo rilassati in piscina, siamo rimasti letteralmente a bocca aperta di fronte agli ettari di vigne e ulivi che lo circondano e abbiamo cenato più volte al ristorante La Limonara. Una favolosa veranda circondata dai vigneti e l'orto dell'agriturismo e per le cui pietanze succulente gode di una stella Michelin. E' difficile descrivere cosa si prova a stare di fronte a vigne infinite, o rientrare la sera sotto un cielo brillante di stelle, ma penso che sono sensazioni che poche vacanze regalano.

Il sabato abbiamo visitato il paesino medievale di Montemerano che si trova arroccato su una collina a pochi chilometri dal Relais. Incredibile come nella cittadina di soli 400 abitanti il tempo sembra essersi fermato, e a dire il vero al tramonto, al nostro arrivo, sembrava del tutto addormentato. Dalle balconate perfettamente addobbate di fioriere traboccanti di fiori di tanto in tanto sembra sporgersi qualcuno, ma le strade erano quasi completamente deserte, fino allo scoccare delle 7:30, quando un fiume di persone si sono riversate nella piazzetta al termine delle messa serale, ma con calma, perchè qui, tutto ha un ritmo diverso.

Siamo tornati a  casa con le valigie piene di buon vino e olio maremmano, la mente sgombra del frastuono assordante della città e tanta voglia di ritornare.
 
Foto (by me) dall'alto verso il basso e da sinistra verso destra: 
4. Il giardino aromatico alle spalle del ristorante La Limonaia di Villa Acquaviva.
5. Un ingresso fiorito nel centro di Montemerano. 
6. Il viale che porta al Relais Acquaviva.

13 luglio 2014

Finalmente a casa

Dopo lunghe e insospettate peripezie il mio tavolino in vetro curvato è finalmente a casa. Proprio quando avevo rimosso di averlo comprato! 
Il lungo atteso momento della consegna è arrivato e sono contentissima di annunciare che il tavolo oltre ad essere favoloso è anche integro questa volta. Un pezzo artigianale che dimostra tutto il suo valore, sono rimasta a bocca aperta non appena l'ho visto (e questa volta per un buon motivo). Non riesco ad immaginare un pezzo migliore per la mia zona giorno, leggero e ultra stylish, è stato amore a prima vista. Soddisfatta al 100%.


9 luglio 2014

Less is more

Il noto detto britannico non potrebbe essere più vero. In molti casi meno è meglio, almeno per me.
Sono una persona che ha bisogno di vivere in un'ambiente che trasmetta senso di pace e che vive al meglio circondata da poco. Penso renda tutto molto più gestibile.

Foto via Elisabeth Heier

Tempo fa apartment therapy ha pubblicato un articolo che mi ha colpito e ispirato molto. Raccontava la storia di Sarah Lafferty, una interior designer irlandese, che ha ridecorato il suo cottage dopo essere stato in pratica raso al suolo in un incendio. Un'esperienza che averebbe potuto lasciare anche lei "al suolo" avendo perso più dell'80% di ciò che possedeva, ma in verità Sarah racconta come questo evento devastante sia stato allo stesso tempo liberatorio. Ripartire da zero per lei è stata un'opportunità di ricostruire la propria vita e la propria casa clutter free, ovvero senza troppe cianfrusaglie.

Il trasloco da Dublino a Roma la scorsa estate è stato per me un percorso simile. Nella transizione ho deciso di abbandonare tantissime cose e alcuni ricordi, un processo di selezione forzato che mi ha insegnato ad apprezzare quello che veramente amavo e portarlo con me per ricominciare da capo in una nuova città, in una nuova casa. Ma mi ha anche insegnato a separarmi da tante "cose" belle e brutte che avevo accumulato nel tempo. Sarah racconta di essersi resa conto di possedere non uno ma ben 7 bricchi per il latte, qualcosa di cui sarebbe stata fiera un tempo ma adesso quello che apprezza di più del suo nuovo cottage è proprio la loro assenza.

P.S.: Un tour completo del cottage, si può trovare anche su airbnb, lo prenoterò di certo non appena torno a Dublino, sono troppo curiosa di vederlo dal vivo!